Francia è un paese dove ogni angolo affascina con il suo splendore ed eleganza e la regione di Champagne – Ardenne non fa eccezione. Il “terroir” della Champagne ha tantissimi luoghi da scoprire, tantissime storie da raccontare e tantissimi gusti da provare.

Storicamente, la Champagne non ha mai goduto di tutta quella fama e allure che, oggi, la circonda. Era prevalentemente un territorio agricolo, costellato da monasteri e dove gli agglomerati urbani erano quasi inesistenti così come le dimore dei nobili.
La svolta arrivò grazie al famoso monaco Dom Perignon e a un errore, che divenne però una vera e propria rivoluzione nella produzione di vino. Sbagliando con la seconda fermentazione del vino, si ritrovò con un prodotto frizzante che non era altro che lo champagne. Quella scoperta cambio decisamente il destino della regione nonostante per i monaci il vino frizzante fosse vino “del diavolo”.

Nonostante questa etichettatura, lo champagne conquista un gran numero di persone e, in particolare, re Luigi XIV che diventa il primo cliente a ordinare costantemente una fornitura copiosa di champagne per la sua corte. Lo seguono, dopo poco, anche la corte inglese e russa. Per ogni paese gli Chef de Cave di quei tempi creano delle Cuvée speciali a seconda del gusto dell’acquirente. Ad esempio, gli inglesi prediligono uno champagne più secco, mentre le note dolci sono nelle corde dei clienti russi.
Rapidamente, il vino della Champagne acquista celebrità oltre che un’aura di nobiltà e ricchezza, che lo fanno diventare uno dei vini più di moda e di tendenza e spodestando così la fama dei vini di Borgogna. Ha inizio una lunga e bella storia, che ha saputo attrarre milioni di persone non solo nell’acquistarlo ma anche a visitare la regione in cui viene prodotto.
A nostro avviso, per comprendere pienamente questo vino e scoprire anche delle Champagnerie di rara qualità, occorre visitare il territorio della Champagne – Ardenne. Consigliamo di noleggiare un’auto in modo da raggiungere, in almeno 4 giorni di soggiorno, le maison più nascoste e che sono dislocate in piccoli e stupendi villaggi fuori dalla rete ferroviaria locale.

La maggior parte delle guide, attualmente in circolazione, consigliano come prima tappa obbligatoria le grotte di Moet et Chandon, che vi consigliamo di prenotare molto in anticipo in quanto è la prima maison ufficiale dello Champagne.
Dopo la ristrutturazione del 2017, le loro grotte sono diventate ancora più suggestive di quanto già lo fossero in passato. Sono tra le più profonde di tutta la regione di Champagne-Ardenne e, nel 2015, sono entrate nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Qui i turisti possono prenotare delle visite guidate e assaggiare tutto il bouquet di vini di Ruinart.
Proseguendo per la zona di Montagne de Reims, non perdete l’occasione di visitare la Maison Canard-Duchêne. Fondata nel 1868, la maison è stata ideata da un bottaio e una figlia di un viticoltore, che decisero di imparare a fare lo champagne. Con pazieza, lavoro e studio meticoloso, riuscirono a ottenere un prodotto notevole a tal punto da conquistare anche lo Zar Nicola II di Russia.
Oggi la loro gamma di vini offre una vasta selezione di bottiglie a partire da quelle dai prezzi più accessibili fino ad arrivare a Cuvée più pregiate. In particolare, la collezione di Carlo VII è la più prestigiosa: un omaggio al re di Francia che, con l’aiuto di Giovanna d’Arco, fu incoronato nella cattedrale di Reims nel 1429 per mano di Jean Canard, Abate del monastero di Saint-Remy.

Se pensate vi possa anche piacere abbinare delle etichette importanti a dei piatti strepitosi, non potete non fermarvi all’Hotel Domain Les Crayeres a Reims.
Un tempo era uno chateau, oggi è uno tra i più bei luoghi nella regione che offre una ristorazione di alto livello. Al suo interno, infatti, si trova il ristorante Le Parc, 2 stelle Michelin, perfettamente diretto dallo Chef Philippe Mille (Meilleur Ouvrier de France nel 2011). La sua cucina è un vero e proprio racconto del territorio, con piatti tipici francesi ed eseguiti con finezza ed eleganza. Si rimane affascinati dalle sue creazioni già al primo sguardo e, su richiesta, i sommelier del ristorante possono abbinare grandi etichette di champagne a tutto il menu degustazione.
Inoltre, il Domaine Les Crayeres ospita anche il bar La Rotonde e la Brasserie Le Jardin con piatti gourmet e una grande varietà di champagne pregiati, anche al calice. Non solo, ma per gli appassionati è anche possibile prenotare una degustazione sia verticale che orizzontale di champagne.
Altro ristorante “Fine Dining” da non perdere a Reims è “L’assiette champenoise”, vera e onesta espressione della cucina del territorio. Vi consigliamo di ordinare il menù degustazione “Emozione”, che si abbina a les Grandes Cuvées degli champagne dei piccoli produttori che lo chef Arnaud Lallement seleziona personalmente.

Un’altra città da esplorare, dopo Reims, è decisamente Epernay “capitale” della Champagne. Passando in Avenue de la Champagne, non perdetevi la Maison di Champagne de Venoge considerato uno tra i vini più apprezzati dai ristoranti stellati come Mirazur ad Alain Ducasse au Plaza Athenee.

La storia di questa maison è davvero affascinante: fondata nel 1837, il suo proprietario Henri-Marc De Venoge fu l’ideatore della prima etichetta illustrata per lo champagne nel 1838. Ed ancora: quando la maison scelse come proprio emblema il nastro azzurro dei Cavalieri dell’ordine dello Spirito Santo, diede vita a una delle etichette più iconiche di sempre, il “Cordon Bleu”.
Champagne de Venoge ha 2 linee importanti: le cuvée “Princes”, ideate nel 1858 in onore della casa reale d’Olanda e presentate in una bottiglia che ricorda i decanter utilizzati dall’aristocrazia europea per servire lo Champagne all’inizio del XX secolo. Un’altra linea è la Cuvée Louis XV, prodotta esclusivamente da uve provenienti dai migliori villaggi Grand Cru e solo delle migliori annate. Questa linea è dedicata a Louis XV per un motivo importante: con la sua sentenza del 25 maggio 1728, il sovrano francese autorizzò la commercializzazione e il trasporto in bottiglia dei vini di Champagne, quando prima si trasportavano in barile.

Non da ultimo, vi consigliamo di fermarvi all’Hotel Le Royal Champagne e godervi una giornata nella loro spa con la vista sulle vigne Grand Cru.
Altra perla di Royal Champagne è il ristorante, Le Royale (1 stella Michelin): una cucina eccellente e ricca delle tradizioni francesi interpretate in chiave moderna. In più, ogni 3 mesi il sommelier offre un abbinamento con lo champagne della maison selezionata, molto spesso ci sono Billecart-Salmon e Charles Heidsieck.
Però, la Champagne non si ferma solo a Reims, Montagne de Reims ed Epernay, ci sono anche tanti altri posti da scoprire, nascosti fuori delle “capitali” della regione e che presto vi racconteremo.